giovedì 27 settembre 2012

I PUNTI CARDINALI



Sin dall’antichità l’uomo ha osservato il movimento apparente del sole e ha notato che sorge sempre dalla stessa parte, a oriente e tramonta dal lato opposto, a occidente.

I termini oriente e occidente derivano dal latino:
ORIENTE→solem orientem, ovvero sole nascente
OCCIDENTE→ solem occidentem, ovvero sole morente.
Dal latino derivano anche i termini meridione e settentrione:
MERIDIONE→ meridiem, mezzogiorno cioè il punto nel cielo ove si vede il sole a mezzogiorno
SETTENTRIONE→ septem triones, “I sette tori da traino” cioè l’espressione con cui i Romani erano soliti chiamare le sette stelle che formano la costellazione dell’Orsa Maggiore.
Per sapere esattamente dove ci si trova sono stati identificati questi quattro
 punti fondamentali da prendere come riferimento, i PUNTI CARDINALI, i punti
cioè che servono da “cardine”, fondamentali per l’ORIENTAMENTO.
 
I punti cardinali sono chiamati in diversi modi:
EST                     ORIENTE        LEVANTE
OVEST           OCCIDENTE       PONENTE
SUD             MEZZOGIORNO   MERIDIONE
NORD      MEZZANOTTE    SETTENTRIONE
Ci sono anche quattro punti che indicano le posizioni intermedie: nord-est, sud-est, nord-ovest, sud-ovest

ORIENTARSI DI GIORNO
Quando il cielo è sereno, per orientarsi di giorno è sufficiente prendere come punto di riferimento la posizione del sole. E’ un metodo approssimativo, ma se a mezzogiorno ci si volta nella direzione del sole, davanti a noi avremo il sud, alle spalle il nord, a destra l’ovest e a sinistra l’est.

ORIENTARSI DI NOTTE
E di notte? Come ci si può orientare quando non c’è il sole? Sono ancora gli antichi ad aiutarci; osservando il cielo, essi notarono due costellazioni dalla forma particolare: L’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, formate da sette stelle disposte a forma di carro. Ambedue le costellazioni si trovano a Nord, che in particolare è indicato da una stella dell’Orsa Minore: è la stella Polare.

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA



SAPERSI ORIENTARE
L’uomo ha sempre avuto necessità di spostarsi alla ricerca di cibo o di terre più ospitali e fertili, per ragioni di commercio o di conquista. Per orientarsi nei loro spostamenti, gli antichi cacciatori, marinai, mercanti, viandanti e pellegrini potevano disporre di alcuni punti di riferimento occasionali: un monte, un bosco, un fiume, un isolotto, una roccia caratteristica, un albero particolare …  tutti segnali utili per non smarrirsi.
 
Anche noi oggi ci comportiamo allo stesso modo. Se ci troviamo all’aperto possiamo trovare dei validi punti di riferimento in un laghetto, in un sentiero, nel muschio …
    Questa specie di erbetta, cresce sui tronchi degli alberi o sulle rocce dove non batte il sole: quindi a NORD.
    Se invece siamo in città, un punto di riferimento può essere un’insegna, un cartello stradale, una piazza …
    Ma come facciamo se ci troviamo nel deserto o nel bel mezzo dell’oceano?